La Scuola Secondaria di Primo Grado “G. Galilei” è un grande istituto situato sulla costa toscana in provincia di Livorno, che accoglie complessivamente 964 alunni, di età compresa tra gli 11 e i 14 anni, suddivisi in 43 classi. La scuola si articola su tre plessi, due nel Comune di Cecina e uno nel Comune di Bibbona.
Nei tre plessi sono proporzionalmente distribuiti 115 alunni di cittadinanza non italiana appartenenti a 26 nazionalità diverse. Sul totale, la percentuale di alunni con cittadinanza non italiana è del 12%. Tra questi, molti studenti sono già alfabetizzati perchè inseriti da alcuni anni nel percorso scolastico italiano; necessitano comunque di interventi specifici per l'acquisizione di competenze nell'italiano per lo studio e di percorsi che favoriscano la piena integrazione. E' da prevedere l'afflusso di minori provenienti da famiglie di rifugiati e richiedenti asilo, inseriti di recente nel territorio nei centri di prima accoglienza e nei centri del progetto SPRAR (Servizio Protezione Richiedenti asilo e rifugiati).
L’obiettivo generale del nostro progetto è rispondere come scuola in modo efficace alle sfide dei crescenti flussi migratori, di cui il nostro paese è uno dei principali attori data la sua posizione geografica. L’obiettivo specifico è dunque migliorare l'accoglienza e l’integrazione degli alunni svantaggiati, in particolare quelli di recente o recentissima immigrazione e tra di loro gli alunni rifugiati o richiedenti asilo, prevenendo fenomeni di intolleranza, discriminazione e razzismo, per contribuire alla costruzione di una comunità locale coesa ed inclusiva. Questi obiettivi saranno raggiunti attraverso una ristrutturazione delle metodologie didattiche, dell’organizzazione scolastica e del curriculum grazie alle nuove competenze acquisite.
Gli obiettivi specifici sono:
- migliorare le competenze interculturali, didattiche e digitali dei docenti, in particolar modo dei docenti di Italiano L2;
- migliorare la qualità dell'insegnamento in classi miste e multiculturali anche attraverso le TIC;
-ampliare la conoscenza delle pratiche educative di inclusione negli altri paesi europei con particolare attenzione all'accoglienza ed integrazione degli studenti di recente o recentissima immigrazione.
La mobilità riguarderà sei docenti del nostro istituto impegnati in varie discipline e in vari ruoli organizzativi all ’interno della scuola, ma coinvolgerà attivamente nella progettazione, implementazione e disseminazione otto docenti , che fanno parte della Commissione Erasmus della scuola, hanno posizioni chiave nella nostra istituzione e possono dunque apportare un contributo rilevante nella ridefinizione delle politiche di inclusione della nostra scuola.
I bisogni del personale coinvolto riguardano in primo luogo il miglioramento delle competenze didattiche ed interculturali in classi miste e multiculturali, specialmente per quanto riguarda l'insegnamento dell'italiano L2 anche attraverso le TIC. Per questo una docente parteciperà al corso "Different cultures in Europe: the art of coming together", a Londra e due docenti parteciperanno al corso "ICT as a tool for intercultural and media education", in Portogallo.
Per conoscere meglio altri sistemi scolastici europei e poter scambiare ed acquisire buone pratiche una docente parteciperà al corso "Integrating migrants into European Schools", a Chelmsford, nel Regno Unito e due docenti parteciperanno al corso strutturato "Structured educational visit to schools/institutes and training seminar in FINLAND".
Un ulteriore bisogno riguarda il miglioramento delle competenze linguistiche. La partecipazione a corsi strutturati in inglese consentirà ai docenti di migliorare tali competenze oltre che motivarli ad un uso scritto per ricercare/produrre/scambiare informazioni e materiali didattici.
La metodologia del progetto sarà attiva, partecipativa ed esperienziale. Somma importanza verrà data allo scambio di esperienze e alla conoscenza delle buone pratiche didattiche di inclusione, oltre che all’ innovazione didattica attraverso le TIC, sia nella fase di mobilità che in quella di disseminazione.
I docenti acquisiranno maggiori competenze interculturali, digitali, didattiche e linguistiche e potranno individuare, fare proprie e diffondere le esperienze più valide per migliorare le politiche di inclusione della nostra istituzione e la qualità della didattica.
I benefici potenziali a lungo termine saranno un generale miglioramento delle competenze interculturali, sia dei docenti che degli alunni e una migliore integrazione degli alunni stranieri.
La comunità civile beneficerà del progetto in quanto ragazzi e adulti con maggiori competenze interculturali e civiche aiuteranno la comunità in cui sono inseriti all’accoglienza della diversità, linguistica, etnica o religiosa, diventando così una comunità più coesa e inclusiva.
Nei tre plessi sono proporzionalmente distribuiti 115 alunni di cittadinanza non italiana appartenenti a 26 nazionalità diverse. Sul totale, la percentuale di alunni con cittadinanza non italiana è del 12%. Tra questi, molti studenti sono già alfabetizzati perchè inseriti da alcuni anni nel percorso scolastico italiano; necessitano comunque di interventi specifici per l'acquisizione di competenze nell'italiano per lo studio e di percorsi che favoriscano la piena integrazione. E' da prevedere l'afflusso di minori provenienti da famiglie di rifugiati e richiedenti asilo, inseriti di recente nel territorio nei centri di prima accoglienza e nei centri del progetto SPRAR (Servizio Protezione Richiedenti asilo e rifugiati).
L’obiettivo generale del nostro progetto è rispondere come scuola in modo efficace alle sfide dei crescenti flussi migratori, di cui il nostro paese è uno dei principali attori data la sua posizione geografica. L’obiettivo specifico è dunque migliorare l'accoglienza e l’integrazione degli alunni svantaggiati, in particolare quelli di recente o recentissima immigrazione e tra di loro gli alunni rifugiati o richiedenti asilo, prevenendo fenomeni di intolleranza, discriminazione e razzismo, per contribuire alla costruzione di una comunità locale coesa ed inclusiva. Questi obiettivi saranno raggiunti attraverso una ristrutturazione delle metodologie didattiche, dell’organizzazione scolastica e del curriculum grazie alle nuove competenze acquisite.
Gli obiettivi specifici sono:
- migliorare le competenze interculturali, didattiche e digitali dei docenti, in particolar modo dei docenti di Italiano L2;
- migliorare la qualità dell'insegnamento in classi miste e multiculturali anche attraverso le TIC;
-ampliare la conoscenza delle pratiche educative di inclusione negli altri paesi europei con particolare attenzione all'accoglienza ed integrazione degli studenti di recente o recentissima immigrazione.
La mobilità riguarderà sei docenti del nostro istituto impegnati in varie discipline e in vari ruoli organizzativi all ’interno della scuola, ma coinvolgerà attivamente nella progettazione, implementazione e disseminazione otto docenti , che fanno parte della Commissione Erasmus della scuola, hanno posizioni chiave nella nostra istituzione e possono dunque apportare un contributo rilevante nella ridefinizione delle politiche di inclusione della nostra scuola.
I bisogni del personale coinvolto riguardano in primo luogo il miglioramento delle competenze didattiche ed interculturali in classi miste e multiculturali, specialmente per quanto riguarda l'insegnamento dell'italiano L2 anche attraverso le TIC. Per questo una docente parteciperà al corso "Different cultures in Europe: the art of coming together", a Londra e due docenti parteciperanno al corso "ICT as a tool for intercultural and media education", in Portogallo.
Per conoscere meglio altri sistemi scolastici europei e poter scambiare ed acquisire buone pratiche una docente parteciperà al corso "Integrating migrants into European Schools", a Chelmsford, nel Regno Unito e due docenti parteciperanno al corso strutturato "Structured educational visit to schools/institutes and training seminar in FINLAND".
Un ulteriore bisogno riguarda il miglioramento delle competenze linguistiche. La partecipazione a corsi strutturati in inglese consentirà ai docenti di migliorare tali competenze oltre che motivarli ad un uso scritto per ricercare/produrre/scambiare informazioni e materiali didattici.
La metodologia del progetto sarà attiva, partecipativa ed esperienziale. Somma importanza verrà data allo scambio di esperienze e alla conoscenza delle buone pratiche didattiche di inclusione, oltre che all’ innovazione didattica attraverso le TIC, sia nella fase di mobilità che in quella di disseminazione.
I docenti acquisiranno maggiori competenze interculturali, digitali, didattiche e linguistiche e potranno individuare, fare proprie e diffondere le esperienze più valide per migliorare le politiche di inclusione della nostra istituzione e la qualità della didattica.
I benefici potenziali a lungo termine saranno un generale miglioramento delle competenze interculturali, sia dei docenti che degli alunni e una migliore integrazione degli alunni stranieri.
La comunità civile beneficerà del progetto in quanto ragazzi e adulti con maggiori competenze interculturali e civiche aiuteranno la comunità in cui sono inseriti all’accoglienza della diversità, linguistica, etnica o religiosa, diventando così una comunità più coesa e inclusiva.